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Premio Riccione per il Teatro: record di iscritti, con 656 testi

Presentato in Regione il premio che dal 1947 seleziona le migliori drammaturgie originali. Dal 13 al 15 ottobre, tante novità

di Annamaria Sirotti
6 giu 2023

Nuova giuria – nomi illustri, da Carlo Lucarelli a Concita De Gregorio; nuovo manifesto – Atelier Fornasetti, con Lina Cavalieri immagine simbolo del Festival; soprattutto, un record assoluto di iscrizioni – 656 testi inviati, mai così tanti nella storia del concorso, nato nel 1947, e che premia le migliori drammaturgie originali in italiano e dialetto. Numero inatteso di domande, segno di creatività e della qualità del Premio. “I vincitori delle scorse edizioni hanno tutti prodotto – spiega Mauro Felicori, assessore regionale alla Cultura - nei teatri della Regione e non solo, nei teatri italiani. Quindi vuol dire che chi produce teatro segue il Premio Riccione, per cercare le novità nella scrittura”. La Regione come sede per presentarlo, segno dell'attenzione alle iniziative dei territori che valorizzino talenti, soprattutto giovani: “Anche questo tema di tenere insieme le giovani generazioni – aggiunge Emma Petitti, presidente Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna - e intrecciarle con chi è già strutturato e ha percorsi più importanti, crediamo sia un valore molto importante che Riccione, il Premio Riccione ha saputo consolidare nel tempo”. Concorso che conferma Riccione quale punto di riferimento della drammaturgia nazionale e, insieme all'attività di Riccione Teatro, diviene centrale nella politica culturale dell'Amministrazione: “Da questa grandissima collaborazione con Riccione Teatro – dice Sandra Villa, Assessora alla Cultura del Comune di Riccione - nasce tutto un mondo culturale, cittadino e territoriale, molto importante perché non si parla solo di drammaturgia, ma Riccione Teatro genera tutto un mondo culturale legato a rassegne, a mostre...” Ed è proprio il Presidente di Riccione Teatro, Daniele Gualdi, a mettere in evidenza gli elementi di valore e successi del Premio: “una grande giuria di qualità; il fatto che i testi finalisti siano prodotti dai principali teatri stabili italiani; il fatto che abbiamo creato una filiera dove la drammaturgia ha anche altre espressioni, che non sono solamente la produzione di testi, ma la formazione per la scrittura teatrale; ancora, la circuitazione internazionale”.

Nel video, le interviste a Mauro Felicori, assessore regionale alla Cultura; Emma Petitti, Presidente Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; a Sandra Villa, Assessora alla Cultura del Comune di Riccione e a Daniele Gualdi, Presidente di Riccione Teatro





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