La decisione del Comune di Rimini di prorogare fino al 18 settembre il periodo di copertura del salvamento sulle spiagge scatena la dura reazione di Mauro Vanni, presidente di Confartigianato imprese demaniali. “È una follia pensare all’allungamento del servizio di salvataggio – dichiara al Corriere Romagna - tutti cercano di far risparmiare le aziende, invece in un momento di crisi come questo, noi dobbiamo pagare di più per i salvataggi che staranno a guardare i “cocali” (cioè i gabbiani in dialetto romagnolo). Se ci fosse un evento particolare capirei, ma a queste condizioni non proprio ha senso".
Per Vanni non regge neppure come motivazione della scelta da parte del Comune la volontà di destagionalizzare l’offerta turistica: se l’intenzione era quella “avrebbero dovuto chiedere agli hotel di stare aperti, così come ai bar e ai ristoranti sulla spiaggia, o ai parchi tematici come Aquafan, che, tra l’altro, l’11 chiude”. “Non è questo – conclude - il modo di fare turismo”.