La richiesta dell'apertura di un tavolo nazionale per trovare una soluzione condivisa dopo l'annuncio, da parte del Gruppo Metro - multinazionale attiva nel campo della grande distribuzione - di voler chiudere i due punti vendita di Rimini e di Pozzuoli, nel napoletano. Ad avanzarla, al ministero delle Imprese e del Made in Italy, è la Regione Emilia-Romagna sulla scorta del tavolo tenuto in mattinata con i vertici dell'azienda, i sindacati, il Comune e la Provincia di Rimini.
Lo scorso ottobre Metro Italia ha annunciato la chiusura, a fine anno, del punto di vendita di Rimini e di quello di Pozzuoli mettendo a rischio 32 dipendenti diretti per la sede romagnola, cui si aggiungono i lavoratori del magazzino campano e altri che operano in appalto. L'obiettivo, spiegano dalla Regione, "è trovare in sede ministeriale una soluzione che porti alla tutela dei lavoratori della Metro a Rimini".
In particolare, viene osservato, in un consesso nazionale "si potrà lavorare per mettere a disposizione tutti gli strumenti possibili per accompagnare la transizione e per la riconversione di tutti i lavoratori diretti e indiretti, partendo dalle possibilità di ricollocazione nell'ambito del gruppo Metro, ma cercando anche il coinvolgimento di altre realtà locali. Proprio per questo le istituzioni hanno chiesto al gruppo multinazionale di non abbandonare il territorio e di studiare insieme una soluzione condivisa".