La Polizia locale di Riccione ha rintracciato un uomo di 32 anni su cui gravava un ordine di carcerazione per fuga dagli arresti domiciliari, ai quali era ristretto per un tentato omicidio commesso a Bologna, dopo aver rimosso il braccialetto elettronico.
Durante l’attività di controllo del territorio, l'uomo è stato fermato a bordo di un autocarro appartenente ad una ditta di noleggio. Al primo controllo si è spacciato per cittadino rumeno, esibendo con il telefonino la fotografia di una patente di guida e della carta di identità, poi risultate false. Non ha esibito però i documenti cartacei, riferendo di averli dimenticata a casa. Ma gli agenti hanno comunque rilevato alcune imperfezioni documentali che hanno indotto a ritenerne la falsità.
Dopo approfondimento, l'uomo è risultato di nazionalità albanese e gravato da un ordine di cattura per evasione dagli arresti domiciliari in quanto resosi responsabile di tentato omicidio in una sparatoria avvenuta nel mese di ottobre in via Marco Polo, nel capoluogo bolognese. Durante la sparatoria, presumibilmente avvenuta per motivi di spaccio di droga, aveva tentato di uccidere un uomo di nazionalità marocchina.
Arrestato ieri dalla Polizia locale, l’uomo aveva numerosi precedenti penali di elevata gravità: nei primi mesi dell’anno aveva collezionato una denuncia per detenzione abusiva di armi sotto falso nome, mentre altri precedenti penali gravissimi risultano commessi ancora da minorenne ma fuori dall'Unione europea, come riferito dallo stesso. Il soggetto era ricercato sul territorio nazionale da tutte le forze di Polizia.
Svolte le attività di rito, è stato condotto presso la locale casa circondariale dopo che gli sono stati notificati numerosi atti pendenti, con l’aggiunta di una nuova serie di denunce tra cui false generalità a pubblico ufficiale, irregolarità sul territorio nazionale in quanto cittadino extra Ue privo di permesso di soggiorno, ed evasione dagli arresti domiciliari.