Ritocco al rialzo per l'importo della tassa di soggiorno a Rimini. L'adeguamento delle tariffe, ferme al 2018, riguarda tutte le tipologie ricettive - comprese le locazioni brevi, gestite direttamente dal proprietario o da piattaforme specializzate - , esclusi agriturismi e villaggi turistici. Nel dettaglio, per quanto riguarda gli alberghi e i residence, l'adeguamento prevede tariffa giornaliera a 1,5 euro (da 0,70 euro attuale) per le strutture a una stella, che rappresentano il 6,6% del totale degli alberghi a Rimini; 2 euro (da 1 euro) per i due stelle (19,5%); 2,5 euro (da 2 euro) per i tre stelle (56%); 4 euro (da 3 euro) per i quattro stelle (7,3%); 5 euro (da 4 euro) per i cinque stelle (0,2%).
'L'adeguamento delle tariffe dell'imposta di soggiorno - osserva il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad - rientra nel discorso più ampio della formulazione dell'intera proposta di Bilancio 2024' tra cui spiccano 'investimenti straordinari sulla città in ordine alla sua accessibilità e attrattività turistica'.
A tale riguardo, argomenta ancora il primo cittadino riminese, 'è necessario specificare bene e pubblicamente l'impegno che questa Amministrazione comunale si assume con gli albergatori e con le categorie economiche cittadine all'atto di presentare questa proposta di adeguamento: queste risorse verranno prioritariamente investite in massicce campagne di promozione internazionali, da condurre assieme ad altri soggetti pubblici e priva capaci, potenzialmente, di garantire un salto quantitativo importante per ciò che riguarda gli arrivi dall'estero' oltre a 'sostenere l'organizzazione di eventi e manifestazioni dall'impatto internazionale/mondiale. Si pensi solo che nel 2024 Rimini ospiterà l'arrivo della prima tappa del Tour de France, tornerà ad organizzare la Biennale del Disegno, darà gambe e sostanza alle iniziative culturali e artistiche legate alla candidatura a Capitale Italiana della Cultura per l'anno 2026'.