“Ho fatto scorta perché costava poco”. Così ieri, al tribunale di Rimini, si è difeso il professore 45enne arrestato per detenzione e spaccio di hashish e marijuana. Il giudice lo ha assolto “perché il fatto non sussiste”, quindi la formula più ampia.
La pubblica accusa aveva chiesto la condanna ad un anno e mezzo di reclusione dopo che l'uomo, nel pomeriggio di domenica 4 febbraio, era stato fermato per un controllo dalla polizia giudiziaria mentre stava passeggiando con la compagna in centro storico, a Rimini. L'attenzione degli agenti in borghese era stata attirata dal tipico odore di uno spinello che l'uomo stava fumando. Dopo avergli chiesto i documenti, le divise si sono fatte consegnare anche un barattolino con dentro un paio di grammi di “fumo”.
Un piccolo precedente legato alla droga – ricostruisce il Corriere Romagna – li ha autorizzati a eseguire la perquisizione domiciliare dove, all'interno di altri barattolini, sono stati trovati circa 36 grammi di “erba” e cinque panetti, dal peso complessivo di 230 grammi, e due buste contenti hashish.
Per il tribunale la sostanza era per uso personale e non per essere spacciata. Il 45enne è così tornato ad essere un uomo libero.