Aveva lasciato la figlia di 4 anni e mezzo al freddo sul balcone, per una decina di minuti, come punizione per avere fatto cadere una bottiglia. Per quel fatto, accaduto la sera dell'11 febbraio del 2012, la madre della piccola - una 45enne residente nel Riminese - è stata condannata dal Tribunale di Rimini a dieci mesi e un giorno di reclusione, con pena sospesa, per abbandono di minore e abuso dei mezzi di correzione. La vicenda è riportata dai quotidiani locali.
In quella sera di febbraio, ad accorgersi della bimba lasciata sul terrazzo - ora cresciuta e da tempo in affidamento presso un'altra famiglia - era stata una donna che stava portando a spasso il cane e aveva sentito le grida della piccola impossibilitata a rientrare in casa dalla serranda abbassata fino a terra. Vista uscire dalla palazzina, quella che le era sembrata la mamma, per gettare dei vetri nel bidone della spazzatura, la donna aveva chiesto spiegazioni sentendosi rispondere che la figlia era in castigo e che questo non le doveva interessare. La passante cui si erano aggiunte altre persone aveva poi chiamato i Carabinieri.
Questi, saliti nell'appartamento della donna, avevano trovato un ambiente privo di riscaldamento in cui mamma e figlia vivevano da sole. Dai controlli condotti, era emerso come la bimba, nata all'estero, non fosse iscritta all'anagrafe né a un asilo. L'intervento dei servizi sociali aveva poi portato all'allontanamento della piccola affidata a un'altra famiglia.
In quella sera di febbraio, ad accorgersi della bimba lasciata sul terrazzo - ora cresciuta e da tempo in affidamento presso un'altra famiglia - era stata una donna che stava portando a spasso il cane e aveva sentito le grida della piccola impossibilitata a rientrare in casa dalla serranda abbassata fino a terra. Vista uscire dalla palazzina, quella che le era sembrata la mamma, per gettare dei vetri nel bidone della spazzatura, la donna aveva chiesto spiegazioni sentendosi rispondere che la figlia era in castigo e che questo non le doveva interessare. La passante cui si erano aggiunte altre persone aveva poi chiamato i Carabinieri.
Questi, saliti nell'appartamento della donna, avevano trovato un ambiente privo di riscaldamento in cui mamma e figlia vivevano da sole. Dai controlli condotti, era emerso come la bimba, nata all'estero, non fosse iscritta all'anagrafe né a un asilo. L'intervento dei servizi sociali aveva poi portato all'allontanamento della piccola affidata a un'altra famiglia.
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