Erano le 7 del mattino quando la Polizia postale ha suonato alla porta di casa. L'uomo, un pasticcere riminese di 59 anni, sposato e con figli, era già al pc e stava scaricando e condividendo immagini e video. Nei file bambini di tutte le età, vittime di ogni tipo di abuso sessuale.
Il 59enne, nel 2003, era già stato coinvolto – come racconta il Corriere Romagna – in un'inchiesta sulla pedopornografia. La sua condanna non è ancora passata in giudicato. Ma questo “monito” non gli ha impedito di continuare nella sua orrenda attività. Anzi, l'evoluzione tecnologica di questi anni – grazie a software che rendono irriconoscibile l'indirizzo IP del computer - gli ha facilitato il lavoro, permettendogli di collezionare una vera e propria “biblioteca degli orrori”.
L'uomo è stato rinchiuso in una cella di isolamento, nel carcere dei Casetti. La procura ha chiesto la convalida dell’arresto. Ora l'indagine, vista la tipologia di reato, passa per competenza alla Direzione distrettuale antimafia.
fm
Il 59enne, nel 2003, era già stato coinvolto – come racconta il Corriere Romagna – in un'inchiesta sulla pedopornografia. La sua condanna non è ancora passata in giudicato. Ma questo “monito” non gli ha impedito di continuare nella sua orrenda attività. Anzi, l'evoluzione tecnologica di questi anni – grazie a software che rendono irriconoscibile l'indirizzo IP del computer - gli ha facilitato il lavoro, permettendogli di collezionare una vera e propria “biblioteca degli orrori”.
L'uomo è stato rinchiuso in una cella di isolamento, nel carcere dei Casetti. La procura ha chiesto la convalida dell’arresto. Ora l'indagine, vista la tipologia di reato, passa per competenza alla Direzione distrettuale antimafia.
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