I Carabinieri di Rimini hanno arrestato due nigeriani, di 22 e 30 anni, facenti parte di un organizzazione denominata “Black Axe”. Un terzo non è ancora stato identificato.
A chiedere aiuto alle forze dell'ordine sono stati proprio alcuni parcheggiatori abusivi, connazionali, che stazionavano nel parcheggio dell'ospedale “Infermi”. Ad inizio novembre infatti, tre nigeriano hanno iniziato a picchiarli per poi chiedere loro il “pizzo”. In quel caso la consegna di 140 euro ha calmato le acque. Ma dopo qualche tempo due di loro si sono ripresentati pretendendo 50 euro a settimana, pena la morte.
Ad inizio dicembre la decisione di denunciare il fatto ai Carabinieri che preparano la “trappola”, fotocopiando le banconote da 20 euro con le quali i parcheggiatori avrebbero pagato gli aguzzini per poter continuare ad operare in quella zona. Gli uomini dell'Arma si sono poi appostati all'appuntamento. I due estorsori, richiedenti asilo, si presentano puntuali, ritirano la somma e così scattano le manette. Sono accusati di estorsioni continuata in concorso.
fm
A chiedere aiuto alle forze dell'ordine sono stati proprio alcuni parcheggiatori abusivi, connazionali, che stazionavano nel parcheggio dell'ospedale “Infermi”. Ad inizio novembre infatti, tre nigeriano hanno iniziato a picchiarli per poi chiedere loro il “pizzo”. In quel caso la consegna di 140 euro ha calmato le acque. Ma dopo qualche tempo due di loro si sono ripresentati pretendendo 50 euro a settimana, pena la morte.
Ad inizio dicembre la decisione di denunciare il fatto ai Carabinieri che preparano la “trappola”, fotocopiando le banconote da 20 euro con le quali i parcheggiatori avrebbero pagato gli aguzzini per poter continuare ad operare in quella zona. Gli uomini dell'Arma si sono poi appostati all'appuntamento. I due estorsori, richiedenti asilo, si presentano puntuali, ritirano la somma e così scattano le manette. Sono accusati di estorsioni continuata in concorso.
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