Erano stati ribattezzati "scafisti di terra", arrestati questa mattina sono stati condannati a pene che vanno dai sei ai tre anni di reclusione. Era il 2016 quando la polizia di frontiera di Rimini scoprì un giro di immigrazione bloccando un pullman con 250 siriani a bordo, tra cui oltre una cinquantina di bambini, diretti in Danimarca e Svezia su pullman a noleggio. Sbarcati in Sicilia, secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, erano stati spostati in alcuni hotel di Chianciano per poi proseguire verso il Nord Europa. Durante la permanenza negli hotel italiani i profughi non potevano lasciare gli alloggi ed erano costantemente sorvegliati.
Per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina la polizia di frontiera bloccò il principale degli 'scafisti', Mohammed Samir Chiekh, nato in Siria, cittadino italiano, condannato oggi a 6 anni di reclusione. Entrato in Italia oltre 15 anni fa, Chiekh aveva lavorato a Roma presso l'ambasciata siriana, mettendosi poi in proprio con un'agenzia di intermediazione immobiliare. Aveva poi preso in gestione un hotel e una pizzeria a Rimini. Nell'hotel riminese e in un camping erano stati ospitati diversi siriani poi trasferiti al Nord con pullman a noleggio.
Sei anni di reclusione anche a quello che la polizia definì il capo del gruppo dedito al traffico di profughi, Omar Zard Abou, nato in Arabia Saudita 47 anni, residente a Roma. Altri due complici Ahmad El Debuch e Fawzi Metwalli sono stati condannati rispettivamente a 5 e 3 anni di reclusione. L'indagine riminese ha prodotto in seguito diversi processi per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina in altre province italiane. Al momento la polizia di frontiera di Rimini sta monitorando con costanza i flussi dei profughi dall'Ucraina.