Le corna, il simbolo della Fiera di San Martino che, ormai da due secoli, è la festa principale della città di Santarcangelo. Appese sotto l’Arco della centralissima piazza Ganganelli, con la loro oscillazione, sono il “campanello d'allarme” per eventuali tradimenti ai danni di coloro che vi passano sotto.
Una usanza intramontabile, dove non c'è per spazio per lo scherno ma vince la goliardia dei “becchi”, protagonisti di queste giornate novembrine. Famose a livello nazionale per i cantastorie, che da 30 anni si danno appuntamento nella Sagra a loro dedicata; e poi il mercato ambulante con le vie del centro disseminate di bancarelle e le eccellenze enogastronomiche, con la piadina, regina dello street food specie con salsiccia e cipolla di produzione santarcangiolese, accompagnata da un calice di buon Sangiovese; senza dimenticare le caldarroste, che fanno tanto autunno.
Nella prima giornata è già boom di presenze. La Fiera dei Becchi piace a tutti: giovani, famiglie, anziani affezionati alle fiere delle zone rurali, che per secoli sono state ritrovi di persone, animali e prodotti, scrigno dei tesori della memoria anche oggi, in bilico tra passato e modernità.