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Settimana Rosa, continua la polemica: il Comune e i Consorzi dicono no, la Provincia e l’Ordine dei medici dicono sì

di Maria Letizia Camparsi
29 lug 2020
Sentiamo Renata Tosi
Sentiamo Renata Tosi

Gli ultimi a inserirsi nella polemica sono stati i gruppi di maggioranza Noi riccionesi e Lista civica Renata Tosi. La loro richiesta è chiara: annullare la Settimana Rosa, in programma dal 3 al 9 agosto sulla costa e nell’entroterra, vista la proroga a ottobre dello Stato d’emergenza. Seguono quindi la linea del sindaco di Riccione, l’unico Comune a dire no al Capodanno dell’estate. Sono già diversi giorni che la prima cittadina esprime i suoi dubbi sul grande evento, che secondo lei dovrebbe essere rinviato al 2021. L’aveva chiesto, senza ottenerlo, in una lettera al presidente della Provincia, Riziero Santi. Con lei si schierano anche quattro Consorzi turistici della città, sostenuti da albergatori e bagnini: il loro timore è che i danni possano essere più dei guadagni.

A volere che la città si tinga di rosa, invece, il presidente provinciale: “Nessuna paura – ha detto - i turisti giovani non sono quelli delle baby gang. La Settimana Rosa è stata gravata da un carico eccessivo di preoccupazioni. La strada è la gestione: controlli, prevenzione, potenziare le forze dell’ordine”. Sulla linea del sì anche il presidente dell’Ordine dei medici riminese, Maurizio Grossi: “L’evento è un segnale di ottimismo. Se vissuta con responsabilità da parte di tutti, in questo momento ce lo possiamo permettere”.


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