Sono stati acquisiti dalla Procura di Rimini i dati della scatola nera del treno Frecciarossa che lo scorso 31 luglio ha travolto le due sorelle bolognesi Alessia e Giulia nella stazione di Riccione. Secondo quanto emerso dalle registrazioni il convoglio ad alta velocità procedeva ad un'andatura consona per quel tratto di strada ferrata anzi, dall'analisi, il treno andava addirittura leggermente più piano. Da primato i tempi di reazione del macchinista che in una frazione di secondo ha azionato la frenata d'emergenza. Una ulteriore analisi sullo stato della linea ferroviaria, inoltre, non ha fatto emergere problematiche di sorta agli impianti.
Resta un mistero cosa ci facessero Giulia e Alessia, di 17 e 15 anni, alle 7 del mattino in mezzo ai binari. Al momento la ricostruzione di quanto avvenuto si ferma alcuni momenti prima del tragico investimento quando le sorelle, dopo una notte trascorsa in una discoteca, avevano chiesto un passaggio in auto ad alcuni ragazzi conosciuti nel locale. Durante il tragitto Alessia aveva chiesto in prestito il cellulare per poter fare una telefonata al padre, dato che il suo era scarico e alla sorella avevano rubato borsa e telefonino. Questo particolare è emerso anche dalla testimonianza del barista della stazione, l'ultima persona con quale avevano parlato.