Venerdì 17, per molti considerata una giornata infausta, per altri fortunata. Ma parlare di buona o malasorte è tuttavia un aspetto folkloristico piuttosto che qualcosa che si basa su aspetti scientifici. Ad ogni modo queste testimonianze che riportiamo, raccontano fatti realmente accaduti di venerdì 17 nella provincia di Pesaro e Urbino:
"Ero al bar e mi sono ustionato con il caffè, poi in parte l'ho rovesciato. Subito dopo il barista ha rotto un bicchiere e si è tagliato la mano con i vetri".
"Io sono uscita di casa e ho pestato un regalino di un cane. Qualcuno sostiene che porta fortuna... io non credo".
"A me è successo che proprio oggi si è scaricata la pila della sveglia e quindi non ha suonato e sono arrivato tardi al lavoro".
Questi accadimenti possono suggestionare molto le persone, ma mantenendo una visione più ampia si può facilmente capire che si tratta solo di una coincidenza. Infatti c'è anche a chi non è accaduto assolutamente nulla e anche a chi sono successe delle cose positive: un ragazzo italiano ha dichiarato che "proprio oggi, ho avuto il rinnovo del mio contratto di lavoro e a tempo indeterminato. Sono contentissimo. Non parlerei di sfortuna".
Quando accadono avvenimenti negativi in una giornata diversa dai cosiddetti 'giorni sfortunati', non ci si dà peso, invece se per esempio si inciampa di venerdì 17, si tende ad associare l'evento alla giornata sfigata. E intanto torna anche quest’anno la Giornata Anti-Superstizione: oggi il Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze (CICAP) ripropone l’iniziativa lanciata nel 2009, "per trattare in modo leggero e divertente credenze che possono arrivare a condizionare negativamente la vita delle persone che ci credono".