Cifre da capogiro dietro la maxi truffa allo Stato, orchestrata proprio sfruttando quegli aiuti che lo Stato ha messo a disposizione di aziende in difficoltà per la pandemia - Bonus-locazione, sisma-bonus e bonus facciate. Frode da 440 milioni in falsi crediti di imposta: ci sono 78 indagati, 20 interdizioni e 35 misure cautelari - di cui 4 ai domiciliari e 8 sono in carcere e tra loro ci sono anche 3 commercialisti, come parte del nucleo centrale di un sodalizio che si avvaleva di 56 collaboratori e 22 prestanomi. Base a Rimini, ramificazioni in tutto il territorio.
44 reparti e 200 militari in azione in Emilia-Romagna e in contemporanea in 11 Regioni, dalla Campania al Veneto, in esecuzione del provvedimento del Gip di Rimini: 80 perquisizioni e sequestri dei proventi della truffa che venivano reinvestiti prevalentemente in attività immobiliari e commerciali, ma anche in criptovalute, in conti in Paesi a fiscalità leggera; ancora, carte di credito, lingotti d'oro, monetizzati in contanti. Al momento, almeno un milione ritrovato dai cash-dog, (i cani antivaluta) all'interno di trolley.
Indagini scattate in estate, su segnalazione di un commercialista in una procedura fallimentare di una società "che esibiva crediti che non c'erano” - spiega il Procuratore Capo di Rimini Elisabetta Melotti: “Vista la dimensione che la truffa stava assumendo (3 milioni a luglio, diventati 440 ad oggi) si è agito in velocità, ma con la massima ponderatezza”, rilevando il senso dello Stato e di rispetto istituzionale e ringraziando la Gdf e il procuratore Paolo Gengarelli “che hanno lavorato per arginare un danno enorme per le casse dello Stato”. Rilevante la tempestività, anche grazie a sistemi informatici all'avanguardia, nell'individuare il sistema fatto di una complessa parcellizzazione, con ben 116 società create per rendere più difficile ricostruire il giro e che in pochi mesi hanno movimentato 1 miliardo di euro di crediti di imposta.
Torna sulla sinergia e sul contesto di azione il Comandante regionale delle Fiamme Gialle dell'Emilia-Romagna, Ivano Maccari, nel confermare l'impegno contro piani criminali in contesto di crisi economica. Tra le 80mila intercettazioni telefoniche, una emblematica: “L'inizio del Coronavirus ha portato bene economicamente - dice uno dei sodali - sono diventato uno squalo”.
Nel video, le interviste al Comandante del Nucleo P.E.F., Roberto Russo e al Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Rimini, Alessandro Coscarelli