Logo San Marino RTV

Tumori: a Rimini il casco di realtà virtuale che riduce ansia e stress per i piccoli pazienti

5 dic 2019
Foto Istituto Oncologico Romagnolo
Foto Istituto Oncologico Romagnolo

Far evadere i ragazzi dalle mura dell'ospedale mentre devono sottoporsi a dolorose terapie quotidiane, per immergerli in un mondo di fiabe ed immaginazione e facilitare il lavoro degli operatori che devono somministrare i trattamenti: è l'obiettivo con cui l'Istituto Oncologico Romagnolo di Forlì e il gruppo ciclistico Fausto Coppi, ente organizzatore della Nove Colli, hanno consegnato al reparto di Oncoematologia Pediatrica dell'Ospedale Infermi di Rimini il dispositivo 'Tommi'. È un casco di realtà virtuale progettato per rilassare i giovani pazienti diminuendo la necessità di dover usare farmaci sedativi, riducendo stati d'ansia e stress e coinvolgendo anche genitori e medici per migliorare l'outcome del percorso di cura.

"Dal 2014 abbiamo preso in carico 147 tra bambini e ragazzi fino ai 18 anni - spiega la dottoressa Roberta Pericoli, che dirige il reparto dell'ospedale riminese - 56 vengono dalla provincia di Rimini, 46 da Forlì-Cesena, 32 da Ravenna, 13 da altre regioni come le vicine Marche. A livello di risultati non è facile fare di meglio: grazie alla ricerca scientifica e a cure sempre più all'avanguardia circa l'80% dei pazienti pediatrici guarisce. Ciò su cui possiamo lavorare è la qualità di vita dei ragazzi all'interno del reparto, di modo che una volta terminata questa brutta avventura i loro ricordi siano legati non solo a prelievi e chemioterapia, ma anche a momenti piacevoli".

Con il casco Tommi, la cui tecnologia è sviluppata dalla Softcare Studios, "si viene trasportati in un mondo nuovo, tridimensionale, fatto di fiaba e di gioco, in cui la mente si immerge e il corpo si rilassa. Sono convinta che sarà un progetto che permetterà ai nostri bambini di aderire ancora meglio alle cure e si rivelerà molto efficace soprattutto per la somministrazione di quelle procedure più stressanti e dolorose". Il dispositivo è attualmente in dotazione in pochi altri centri in Italia, mentre all'estero è stato scelto dalla University of Texas-Health Science Center di Houston.


Riproduzione riservata ©