Il presidente dell'Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, torna sulla riapertura generalizzata del 3 giugno. "Qualche quota di rischio va presa altrimenti non riapriremmo mai", ha riferito questa mattina a 'Omnibus' su La7. "Mi pare che dopo il 4 di maggio quando tornarono al lavoro 5 milioni di persone la curva ha continuato a scendere, dopo la riapertura del 18 maggio proprio in questi giorni si può fare una valutazione e si prova a ripartire".
Concetto che aveva ribadito anche domenica, ospite di 'Live non è la D'Urso' su Canale 5. Riaprire tutti il 3 giugno, ha affermato, "mi pare sia una misura e un tempo giusto", ognuno dei presidenti di Regione "deve fidarsi di chi ha più competenze di noi". "Nessuno di noi presidenti di Regione è un medico, né uno scienziato – ha aggiunto - soprattutto abbiamo bisogno di doverci fidare di chi ha l'esperienza, la competenza e indica al governo stesso che la curva epidemiologica è in fortissima decrescita". "Bisogna essere pronti, se la curva rimbalzasse - precisa - a prendere misure restrittive, ma io voglio avere fiducia che questo non avverrà e soprattutto che si possa via via tornare alla vita precedente tenendo tutte le precauzioni del caso, rispettando i protocolli che come Regioni tutti insieme, e uguali, abbiamo condiviso e offerto al governo. Col virus noi dovremo convivere nei prossimi mesi".
Bonaccini ha poi speso un commento sulla 'querelle' con la Grecia dopo la decisione ellenica di fare uno screening ai turisti che provengono da zone a rischio, come Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna per l'appunto. Il provvedimento greco fermerebbe per un settimana, con una quarantena preventiva, anche i turisti che risultassero negativi. Due settimane in caso di positività. "I greci facciano come credono, penso che perderanno una grande opportunità – ha commentato il governatore -, se vogliono venire in Italia e in Emilia-Romagna sono i benvenuti". “Mi pare sia un messaggio proprio sbagliato e in ogni caso avremo più turisti qui da noi di quelli che andranno in Grecia", ha precisato. "Nelle prossime settimane insieme a Zaia e Fedriga promuoveremo l'Emilia-Romagna, il Veneto e il Friuli Venezia Giulia, la costa adriatica, l'alto adriatico, che è fatta per gran parti di spiagge e tanti ombrelloni. Noi come Emilia-Romagna staremo su tutti i media nazionali e internazionali ogni giorno per promuovere questa bellissima terra".
Sentiamo il presidente del Veneto Luca Zaia, che aveva avuto una prima reazione molto negativa, dicendo allo Stato ellenico: “Non ci vedranno più”.