Due settimane fa ha regalato biglietti ai bambini delle zone alluvionate ed ora Mirabilandia, rimasta chiusa fino al 21 maggio proprio a causa del maltempo, torna ad accogliere i turisti. Una scelta, quella di fermarsi per tre giorni, “più etica che tecnica” - spiega il Direttore Generale Riccardo Capo. “Non c'erano le condizioni per il divertimento, in un momento di grande sofferenza del territorio e dei nostri lavoratori, che avevano problemi a casa con le loro famiglie. Ringrazio chi progettò 30 anni fa Mirabilandia, perché ha un'ottima capacità drenante, è ben protetta da canali tutt'intorno e quindi non ha subito alcun danno. Era infatti agibile fin dai primi giorni successivi”. Meta privilegiata delle famiglie, il Parco divertimenti di Ravenna genera un importante indotto e offre lavoro a centinaia di operatori. Uscito indenne dall'alluvione ha però risentito degli effetti sulle prenotazioni turistiche in riviera. Ma il peggio sembra passato. E' arrivato il caldo, c'è un ricco calendario di eventi e Mirabilandia guarda alla stagione estiva con ottimismo. “Subito dopo l'alluvione – racconta Capo – c'è stato il ponte del 2 giugno, un momento importante della stagione che ci ha dato grandi soddisfazioni. Sulle due settimane successive quello che è un po' mancato è il turismo della riviera. Però vediamo che le prenotazioni stanno salendo in maniera importante, quindi ritorneremo a regime per fine giugno”.