"Comandante siamo con lei!" si leggeva nel lungo striscione che ha aperto la manifestazione davanti alla caserma dei Carabinieri di Villa Verucchio. La comunità si è stretta attorno a Luciano Masini, comandante dei Carabinieri di Verucchio che ha esploso il colpo contro il 23enne egiziano Muhammad Abdallah. Il ragazzo, coltello da cucina in mano, dopo aver ferito 4 persone nella lunga notte di terrore di Capodanno, si stava scagliando contro i militari giunti sul posto.
Una manifestazione alla quale era presente anche il deputato Jacopo Morrone.
Come segno concreto di vicinanza i commercianti del paese hanno lanciato una raccolta fondi sulla piattaforma Gofund.me per supportare il comandante e coprire le spese legali. Deve rispondere infatti di eccesso colposo di legittima difesa. A lanciare la raccolta sul web è l'associazione di promozione sociale verucchiese ViVilla Aps. Sulla piattaforma l'iniziativa è intitolata 'Donazione per la tutela legale a favore del Carabiniere di Verucchio per i fatti relativi alla sparatoria avvenuta nella notte di Capodanno a Villa Verucchio'.
Anche un noto avvocato riminese - si legge sulla pagina fb di 'Vieni a Villa Verucchio' - darà supporto per la tutela legale.
"Su quanto accaduto stiamo seguendo con molta attenzione l'evolversi della vicenda - ha detto la senatrice di Fratelli d'Italia Domenica Spinelli -. Appare del tutto evidente che ciò che è successo abbia indotto il carabiniere ad intervenire per tutelare non solo la sua sicurezza ma anche quella delle persone coinvolte e per questo è doverosa la nostra solidarietà all'Arma. Per il resto aspettiamo di vedere gli esiti delle indagini in corso".
Dotare tutti gli pperatori di polizia del dispositivo taser. A rinnovare la richiesta, dopo la vicenda è Sim carabinieri. "Constatiamo con rammarico - afferma il segretario Antonio Serpi - che nelle oltre 4.500 stazioni dei Carabinieri presenti in oltre 3.500 Comuni italiani, i taser non sono ancora in dotazione." Attualmente, riferisce il sindacato, i dispositivi taser nell'Arma dei Carabinieri sono forniti esclusivamente ai reparti radiomobili, nonostante le stazioni Carabinieri rappresentino un presidio fondamentale di Polizia sul territorio, garantendo "ogni giorno circa il 70% dei servizi di pattugliamento e controllo".
Muhammad Abdallah Abd Hamid Sitta aveva già dato segni di squilibrio mentale e la cooperativa che lo seguiva aveva avuto delle segnalazioni da parte di vicini casa. Nel condominio dove viveva avrebbe spaventato in più occasioni una signora che all'improvviso se l'era trovato dietro alla porta di casa. "Suonava il campanello e poi si nascondeva - raccontano alcune vicine - oppure saliva ai piani superiori si nascondeva dietro la porta, tanto che era stata fatta una segnalazione all'amministratore del condominio che aveva poi raccontato tutto ai responsabili della cooperativa".
Sitta che viene descritto come "un ragazzo molto chiuso, con evidenti problemi relazionali, che non mostrava mai apertamente il viso alle altre persone", abitava con altri tre giovani stranieri in un condominio di Verucchio.