C'è un solo materiale prodotto dall'uomo che si può trovare ovunque nel mondo: suoli, fiumi, aria, cibo. È la plastica. Se da un lato porta benefici all'umanità, dall'altro il suo impatto su esseri viventi ed ambiente è devastante. È l'allarme lanciato dal WWF in occasione della Giornata mondiale dell'ambiente: “I danni per le specie animali e per l'uomo – afferma l'associazione – sono quasi irreversibili”.
"Le quantità sono tante, milioni di tonnellate di plastica entrano ogni anno nei nostri mari e nell'ambiente in generale - riporta Giorgio Bagordo, WWF - con danni gravissimi per l'ambiente, ecosistemi e esseri umani. Fino a 1/5 di tutti i rifiuti prodotti ogni anno invadono i nostri mari e la nostra terra. È un problema molto grave".
In Italia nei primi cinque mesi del 2023, riporta Legambiente, sono cresciuti del 135% gli eventi climatici estremi. Fondamentale definire un patto di solidarietà tra i paesi industrializzati, emergenti e in via di sviluppo, come proposto dal Segretario Generale dell'ONU Guterres, per raggiungere zero emissioni nette entro il 2050. Dal Ministro per l'ambiente italiano Pichetto Fratin un obiettivo chiaro: “Arrivare ad abbandonare il carbone entro il 2025”.
"Il monito - aggiunge Giorgio Bagordo - è che bisogna cercare di ridurre in maniera significativa la quantità di plastica prodotta, soprattutto quella monouso e non necessaria e far si che tutta quella necessaria, sia gestita in maniera corretta".
Nel servizio l'intervista a Giorgio Bagordo (WWF)