Attacchi incrociati nel sud del Libano, tra le forze israeliane ed Hezbollah. Nelle scorse ore due carri armati dell'esercito di Israele sono stati colpiti con missili telecomandati. In parallelo, il raid di Tel Aviv su un'area abitata dopo aver intimato ai residenti di lasciare le proprie abitazioni, in vista di un attacco contro un sito di Hezbollah. Ma non è la sola zona ad essere colpita: dall'Idf anche l'ordine di evacuazione di un altro luogo nel distretto della Bekaa, nell'est del Libano. Sul campo, dunque, le operazioni di guerra proseguono.
Mentre rimane al centro del dibattito la tutela di Unifil nel Paese. La forze di interposizione delle Nazioni Unite vanno “rafforzate e quelle libanesi rese più credibili”, dice il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, nell'informativa al Senato sugli attacchi all'Unifil. Israele, afferma, deve "attenersi alle regole del diritto internazionale e proteggere la popolazione civile, a Gaza come in Libano, e il contingente Onu". “Andare via ora – rimarca - minerebbe la credibilità delle Nazioni Unite", ma i piani di evacuazione sono “pronti per essere attuati, se necessario”.