
Putin avrebbe aperto a un accordo di “pace permanente” con l'Ucraina. A dirlo l'inviato speciale della Casa Bianca Witkoff, fresco del colloquio con il leader del Cremlino. La chiave, spiega, sono “i cosiddetti 5 territori, ma anche protocolli di sicurezza”. Ci pensa subito il ministro degli Esteri russo Lavrov a frenare gli entusiasmi: “Non è facile concordare gli elementi di un accordo”, dice. Nella notte, l'autorità regionale del Kursk denuncia una pioggia di droni ucraini che ha causato la morte di una donna. “Se non siamo decisi – è l'allarme di Kiev -, Putin avanzerà ancora, la minaccia è reale e la situazione potrebbe degenerare in guerra mondiale”. Il presidente Usa Trump prima accusa Biden e Zelensky, poi corregge il tiro e include il capo del Cremlino: “La colpa della guerra è di tutti”. Al Consiglio Affari Esteri in Lussemburgo, i ministri degli Esteri Ue hanno definito urgente il rafforzamento delle sanzioni contro la Russia dopo il devastante attacco alla città ucraina di Sumy. Per l’Ue, il bombardamento dimostrerebbe che Putin non intende sostenere i negoziati di pace promossi dal presidente statunitense Trump. Tra le ipotesi sul tavolo ci sarebbe un nuovo pacchetto sanzionatorio, il sequestro dei beni della Banca centrale russa attualmente congelati e l’aumento del sostegno militare all’Ucraina.