Spagna divisa a metà dopo le elezioni politiche con il Partito Popolare che pur tornando ad essere il più votato non raggiunge la maggioranza insieme alla destra di Vox – penalizzata dalle urne – mentre il Psoe di Sanchez tiene oltre le previsioni. Il leader del Partito Popolare Feijòo rivendica il mandato a formare il Governo ma i 133 seggi conquistati, insieme ai 33 di Vox, fanno 169 e per la maggioranza ne servirebbero almeno 176. «Il blocco involuzionista ha fallito. Il machismo e l’arretramento delle libertà sono stati sconfitti” ha commentato il premier Sanchez che con il Psoe ha ottenuto 122 seggi, oltre le più rosee previsioni, e può contare sull'alleanza con la sinistra della vicepremier Yolanda Diaz che ha assorbito Podemos, raggiungendo 31 seggi. Per la maggioranza potrebbero essere determinanti i 7 seggi degli indipendentisti catalani di "Junts" che però, in cambio del sostegno al socialista Sanchez, chiedono un'amnistia e l'autodeterminazione della Catalogna. A breve Re Felipe VI aprirà le consultazioni per poi scegliere a chi, tra Feijòo e Sanchez, affidare il mandato per formare il Governo mentre tra gli analisti c'è già chi, alla luce del possibile stallo, prevede nuove elezioni a dicembre.