Meno un anno ad Expo 2020 Dubai. È partito un'altra volta il conto alla rovescia per l'esposizione universale che, rimandata a causa del Covid-19, aprirà le sue porte al pubblico il primo ottobre 2021.
Gli organizzatori hanno deciso di mantenere lo stesso brand, Expo 2020, per ricordare il momento drammatico che sta vivendo il mondo e ripartire, insieme, dal 2021 per "collegare le menti, creare il futuro", come recita il motto della prima edizione nella storia dell'esposizione che si tiene in un Paese arabo.
"La nostra Expo universale ha la missione di ispirare speranza” ha sottolineato Reem Al Hashimy, Ministro di Stato per la cooperazione internazionale e direttrice generale dell'Expo 2020 Dubai Bureau, e nelle prossime settimane, ha aggiunto, cominceranno ad essere condivisi i nuovi dettagli dell'esposizione.
Intanto sono state diffuse le ultime immagini dello stato di avanzamento dei lavori nel cantiere: la costruzione dei padiglioni nazionali dovrebbe essere ultimata entro la fine dell'anno, mentre nei mesi scorsi i lavori si sono concentrati sugli arredi paesaggistici e sulla sistemazione delle strutture permanenti di proprietà di Expo.
Proprio in questi giorni è stato lanciato anche il primo evento ufficiale pre-esposizione, dedicato allo spazio, in occasione della celebrazione della metà del viaggio della navicella emiratina Hope, Speranza, diretta verso Marte e partita il 19 luglio scorso dal Giappone. Oltre ad una tavola rotonda tra esperti del settore ed astronauti, è stato inaugurato lo schermo a 360 gradi più grande del mondo, quello dell'Al Wasl Plaza, che sarà il cuore del sito di Expo, con la proiezione dell'anteprima di uno spettacolo sullo spazio che verrà trasmesso in versione integrale nel corso della prima delle dieci settimane tematiche organizzate durante l'esposizione.
E mentre gli Emirati, questa settimana, sono diventati il primo paese al mondo dove il numero di tamponi per il Covid-19 ha superato il numero totale della popolazione, oltre 10 milioni, la speranza è che Expo 2020 possa davvero rappresentare la ripartenza dopo la pandemia e che la ripresa dei settori non petroliferi registrato a settembre, grazie all'allentamento delle restrizioni, possa consolidarsi anche sei prossimi mesi.
Elisabetta Norzi