Logo San Marino RTV

Finlandia e Svezia chiedono ingresso nella Nato, perché la Turchia pone condizioni

18 mag 2022
Finlandia e Svezia chiedono ingresso nella Nato, perché la Turchia pone condizioni

Questa mattina, Finlandia e Svezia, come preannunciato, hanno presentato le rispettive domande di adesione alla Nato. Nei giorni scorsi il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha però fatto capire che la Turchia potrebbe opporsi – si è detta “non favorevole” - se non saranno accolte alcune condizioni. L'approvazione dell'ingresso di un nuovo paese nell'Alleanza militare atlantica – va ricordato – deve essere approvato all’unanimità da tutti e 30 i membri della Nato. La posizione di Erdogan è stata poi ribadita dal ministro degli Esteri turco Mevlüt Cavusoglu, e lunedì Erdogan ha detto perfino che le delegazioni diplomatiche finlandese e svedese “non devono preoccuparsi” di venire ad Ankara per cercare di convincerlo.

Fra le ragioni della “contrarietà” turca a queste richieste, vi sarebbe la protezione che la Svezia avrebbe dato ai curdi del PKK, organizzazione che Turchia, Stati Uniti e Unione Europea considerano terroristica, ma i cui membri sono stati, in alcuni casi, trattati da rifugiati politici proprio dalla Svezia, visto che la popolazione civile curda in Turchia è spesso oggetto di persecuzione, come ritorsione alle insurrezioni dello stesso PKK. Inoltre in Svezia vive una delle diaspore curde più importanti d’Europa. Dal 2016 la Svezia ha accolto vari esponenti dell’organizzazione politica di Fethullah Gülen, che Erdogan considera responsabile del progetto di colpo di stato ai suoi danni. Negli anni, poi, membri del PKK e persone legate a Gülen non sono stati estradati, come invece richiesto dalla Turchia, oggetto di sanzioni da parte di Finlandia e Svezia, nel 2019, dopo l'intervento militare in Siria.





Riproduzione riservata ©