“La vostra vicinanza è un segno tangibile della nostra coesione nei momenti difficili”. Con queste parole Giorgia Meloni ha ringraziato gli altri leader presenti ad Hiroshima, per le parole di solidarietà nei confronti delle popolazioni colpite dall'alluvione. La Premier italiana ha poi incontrato Zelensky: l'ospite più atteso di questa giornata conclusiva del forum. Dove pare evidente come l'Occidente a guida americana serri i ranghi, in questa fase di turbolenze. “Oggi la pace diventerà più vicina”, ha dichiarato il Presidente ucraino. E ciò dopo il messaggio lanciato ieri dai “7 Grandi”: dove si chiede sostanzialmente al Cremlino di accettare un qualcosa che suona come una resa incondizionata.
Linea dell'intransigenza confermata dal via libera di Biden all'addestramento di piloti ucraini su velivoli di quarta generazione, compresi gli F-16. L'assistenza militare sta cambiando con i cambiamenti del conflitto, ha dichiarato oggi il consigliere per la sicurezza militare Sullivan. Il Ministero degli Esteri russo ha risposto paventando “rischi colossali” per i Paesi occidentali.
Ma è ormai chiaro come le linee rosse tracciate da Mosca non abbiano più alcuna rilevanza, dall'altra parte della barricata. Una voce nel deserto, in un simile quadro, le parole di oggi del Papa; che ha chiesto al G7 una “visione lungimirante nel gettare le fondamenta per una pace duratura”. E ciò facendo riferimento anche alla potenza simbolica del luogo, dove è in corso il forum; in una fase dove un'escalation nucleare è considerata un'ipotesi sul tavolo: più o meno remota, a seconda delle analisi.
Dai leader riuniti a Hiroshima anche uno sguardo alla più strategica delle partite; un caveat alla Repubblica Popolare, allora, alle sue “attività di militarizzazione” - è stato detto – nel quadrante dell'Indo-Pacifico. Curioso, peraltro, come Pechino muova sistematicamente le medesime accuse agli Stati Uniti. In queste condizioni pare difficilmente realizzabile l'auspicio, espresso nel corso del forum giapponese, di avere con la Cina “relazioni costruttive e stabili”.