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Medio Oriente: vicino all'annuncio di tregua nel conflitto

Il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah in Libano e nel nord dello Stato ebraico. G7 esteri, Tajani su Ucraina: "Nessun soldato italiano sarà inviato a combattere"

di Giacomo Barducci
25 nov 2024

L'annuncio arriva dai media israeliani: domani il presidente uscente degli Stati Uniti Joe Biden e l'omologo francese Emmanuel Macron annunceranno il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah in Libano e nel nord dello Stato ebraico. Potrebbe essere un'importante svolta nel conflitto. Già da ieri sera fonti del governo israeliano sostenevano che l'accordo per la tregua in Libano "è chiuso". Il media libanese Lbci però ritiene che le notizie sul via libera fornite da Israele sarebbero non accurate.

Sviluppi su possibili tregue anche nel conflitto russo/ucraino: il leader del Cremlino Vladimir Putin sarebbe aperto a negoziati secondo quanto sostiene il portavoce Dmitry Peskov. Michael Waltz, designato dal presidente eletto americano Donald Trump come consigliere per la Sicurezza nazionale, starebbe lavorando con l'attuale amministrazione Biden sulla possibilità di un accordo di pace duraturo.

Tutti temi al centro del G7 esteri a guida italiana, aperto oggi ad Anagni e Fiuggi. Sul medio oriente il ministro degli esteri italiano Antonio Tajani sostiene che serva una posizione univoca sulla Corte Penale Internazionale che ha condannato Netanyahu: “Il problema è anche politico – sostiene – non solo una questione di giustizia". Sull'Ucraina ribadisce che nessun soldato italiano sarà inviato a combattere: “Aiutiamo Kiev politicamente, finanziariamente, ma non invieremo truppe anche se la Russia – aggiunge - sta assumendo gravi responsabilità facendo combattere soldati nordcoreani”.





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