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Gaza, rotta la tregua. Ma i negoziati continuano

di Monica Fabbri
1 dic 2023

Che ne è di Noa Argamani? Il drammatico video del suo rapimento ha fatto il giro del mondo. Da quel sabato nero non se ne sa più nulla. La mamma – malata terminale di cancro - ha chiesto di poterla riabbracciare un'ultima volta. Ma Noa non è stata liberata. Secondo Israele restano nelle mani di Hamas ancora 115 uomini, 20 donne e due bambini. Tra i piccoli figurano anche Kfir Bibas di 10 mesi e suo fratello Ariel di 4 anni. Dati per morti dai miliziani, ma l'esercito sta ancora indagando. Mentre dà la notizia del decesso di tre ostaggi. Una donna e due uomini del Kibbutz Nir Or. Recuperato anche il corpo di un 27 enne, morto durante la prigionia.

Hamas viene accusata di aver violato gli accordi: non ha rilasciato tutte le donne e ha lanciato razzi contro lo Stato ebraico. La tregua è finita. Gaza è di nuovo sotto assedio. Già 100 i morti, secondo il ministero della Sanità della Striscia. Ma i combattimenti non fermano le trattative, che si svolgono “in parallelo al fuoco". “Se Hamas presenterà una lista di dieci donne da liberare – dice Israele- allora valuteremo una tregua di un giorno''.

Fanno da mediatori Egitto e Qatar, che condanna gli attacchi contro civili, “la pratica della punizione collettiva” e i “tentativi di sfollamento forzato”. Ma Netanyahu promette: “Combatteremo con tutta la forza. Avanti fino alla distruzione di Hamas.” La guerra in Medio Oriente irrompe sulla Cop 28 di Dubai. A margine dei lavori anche un incontro storico, tra il presidente israeliano Herzog e l'emiro del Qatar. Dopo una lunga conversazione si sono stretti la mano. 

Intanto il New York Times ha svelato che Israele era a conoscenza del piano di Hamas già un anno prima dell'attacco del 7 ottobre. Aveva, però, ritenuto il dossier troppo ambizioso e difficile da realizzare.






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