Si apre il dialogo tra i gilet gialli e il governo, dopo la giornata di sabato che ha avuto i caratteri di un'insurrezione e si è conclusa con oltre 133 feriti e 378 fermi: il presidente Emmanuel Macron ha chiesto al suo primo ministro, Edouard Philippe, di ricevere i leader del movimento di protesta e i capi dei partiti politici.
E, per la prima volta, un collettivo che si presenta come "portavoce dei gilet gialli liberi" si dice disponibile a un "primo appuntamento". I 10 portavoce, fra cui Jacline Moraud - al cui appello sui social molti attribuiscono l'origine della protesta - offrono al governo "un'uscita dalla crisi". Le richieste "immediate e senza condizioni" sono: "blocco dell'aumento delle tasse sui carburanti e annullamento della sovrattassa sulla revisione obbligatoria dei veicoli".
Intanto si è arrivati alla terza vittima dall'inizio del movimento, due settimane fa: un automobilista è rimasto ucciso ad Arles, nel sud della Francia, in un tamponamento provocato da un blocco stradale dei gilet gialli su una strada provinciale. L'auto è finita verso le 2 del mattino su un tir bloccato in coda alla fila di veicoli ed è stata poi a sua volta tamponata. Il conducente è morto sul colpo.
Tra i feriti nella giornata di sabato, 23 fanno parte delle forze dell'ordine. Un bilancio che la polizia ritiene "molto pesante" e che è decisamente superiore a quello della manifestazione del sabato precedente, che aveva fatto 24 feriti (5 tra le forze dell'ordine) e 101 fermi.
Macron, appena rientrato dall'Argentina dove ha partecipato al G20, si è recato all'Arco di Trionfo dove centinaia di gilet gialli hanno imbrattato con scritte i pilastri del monumento simbolo della Francia, saltando e gridando slogan sulla tomba del milite ignoto. Macron è rimasto alcuni minuti in raccoglimento davanti alla tomba del milite ignoto, dove arde sempre un braciere, poi ha verificato di persona i danni inferti all'Arco di Trionfo. Il presidente era accompagnato dal ministro dell'Interno, Christophe Castaner, con il quale si riunirà in un vertice all'Eliseo al quale parteciperà anche il primo ministro, Edouard Philippe.
ANSA
E, per la prima volta, un collettivo che si presenta come "portavoce dei gilet gialli liberi" si dice disponibile a un "primo appuntamento". I 10 portavoce, fra cui Jacline Moraud - al cui appello sui social molti attribuiscono l'origine della protesta - offrono al governo "un'uscita dalla crisi". Le richieste "immediate e senza condizioni" sono: "blocco dell'aumento delle tasse sui carburanti e annullamento della sovrattassa sulla revisione obbligatoria dei veicoli".
Intanto si è arrivati alla terza vittima dall'inizio del movimento, due settimane fa: un automobilista è rimasto ucciso ad Arles, nel sud della Francia, in un tamponamento provocato da un blocco stradale dei gilet gialli su una strada provinciale. L'auto è finita verso le 2 del mattino su un tir bloccato in coda alla fila di veicoli ed è stata poi a sua volta tamponata. Il conducente è morto sul colpo.
Tra i feriti nella giornata di sabato, 23 fanno parte delle forze dell'ordine. Un bilancio che la polizia ritiene "molto pesante" e che è decisamente superiore a quello della manifestazione del sabato precedente, che aveva fatto 24 feriti (5 tra le forze dell'ordine) e 101 fermi.
Macron, appena rientrato dall'Argentina dove ha partecipato al G20, si è recato all'Arco di Trionfo dove centinaia di gilet gialli hanno imbrattato con scritte i pilastri del monumento simbolo della Francia, saltando e gridando slogan sulla tomba del milite ignoto. Macron è rimasto alcuni minuti in raccoglimento davanti alla tomba del milite ignoto, dove arde sempre un braciere, poi ha verificato di persona i danni inferti all'Arco di Trionfo. Il presidente era accompagnato dal ministro dell'Interno, Christophe Castaner, con il quale si riunirà in un vertice all'Eliseo al quale parteciperà anche il primo ministro, Edouard Philippe.
ANSA
Riproduzione riservata ©