Il governo britannico di Rishi Sunak da l'ok ad un ennesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia colpendo 50 fra individui ed entità per marcare il secondo anniversario dell'inizio della guerra su vasta scala in Ucraina. Preso di mira in particolare il complesso militare che fa capo al potere di Putin. Tra i bersagli ci sono industrie di munizioni, dell'elettronica, ma anche del settore dei diamanti e petrolifero.
Nel frattempo non tarda ad arrivare la risposta di Mosca al duro attacco rivolto al Putin dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden durante evento elettorale a San Francisco: “Avevo detto che per noi Biden è preferibile come presidente, rispetto a Trump, e a giudicare da quello che adesso ha detto – commenta ironicamente il leader del Cremlino - ho assolutamente ragione. Certo non mi avrebbe potuto dire sei bravo, grazie, mi aiuti moltissimo”.
Oggi intanto è stato mostrato per la prima volta dalla morte il corpo di Alexei Navalny alla madre. Le autorità russe starebbero però ricattando la donna perché, su ordine del Cremlino, le stanno mettendo condizioni su dove, quando e come seppellire il dissidente russo. Sul campo di battaglia l'ex presidente russo Dmitry Medvedev sostiene che le truppe di Mosca potrebbero, a breve, spingersi fino a Kiev. Proprio ieri l'esercito russo ha conquistato il villaggio di Pobeda, nella regione ucraina di Donetsk e sarebbe pronto ad entrare in servizio il nuovo bombardiere strategico portamissili Tu-160М, in grado di trasportare testate nucleari.