Terrificanti le immagini rilanciate dal circuito internazionale. Carrozze rovesciate, detriti, un groviglio inestricabile di lamiere: è ciò che resta dei 3 convogli coinvolti nel disastro ferroviario di Balasore, uno dei più gravi della storia. Quasi 300 le vittime, un bilancio che lascia senza fiato; e destinato forse ad aggravarsi ulteriormente, perché sarebbero prossimi alle mille unità i feriti. Numeri che hanno saturato la macchina dei soccorsi; sarebbero stati utilizzati anche autobus, allora, per trasferire nei vari ospedali della zona le persone bisognose di cure, ancora sotto choc. Strutture in tilt, stando ai media locali. Convocato dal Primo Ministro Narendra Modi un gabinetto di crisi, per far fronte ad una simile apocalisse. Ad aggravare la situazione la complessità e l'enorme estensione del Paese, le sue contraddizioni. Ci sarà tempo per accertare le responsabilità; l'attenzione è ora concentrata sulle operazioni di soccorso, nel sito dell'incidente. All'origine di tutto, a quanto pare, il deragliamento di un treno passeggeri partito da Calcutta e diretto a Chennai, lungo la costa orientale del subcontinente indiano. Una decina di carrozze sarebbero finite sul binario opposto; da qui l'urto terrificante con un convoglio in transito. Nello scontro sarebbe stato coinvolto anche un treno merci. Poi la corsa contro il tempo dei soccorritori, per estrarre le persone ancora in vita, rimaste intrappolate nei vagoni. Al Premier e al popolo indiano, in queste ore, le condoglianze da parte dei leader di una moltitudine di Paesi.