Teheran ha respinto la richiesta dei paesi occidentali di ritirare le minacce contro Israele affermando che non sta cercando il "permesso" per vendicarsi contro il suo nemico e non chiede a nessuno l'autorizzazione per esercitare i suoi diritti legittimi. Israele, poco prima, aveva comunicato agli Stati Uniti che l'Iran è intenzionato ad attaccare a breve, forse anche prima dell'incontro del 15 agosto tra i mediatori per una tregua nella Striscia di Gaza. Tensione altissima dunque in Israele anche perché molti analisti hanno ipotizzato azioni di rappresaglia ben più pesanti rispetto a quella prettamente dimostrativa, nella notte tra il 13 e il 14 aprile scorsi, con il lancio di centinaia di droni e missili, quasi tutti intercettati.