Lo Stato ebraico ha rinunciato alla sovranità sulla Cisgiordania in cambio di relazioni diplomatiche con gli Emirati Arabi Uniti. Dopo l’Egitto e la Giordania, gli Emirati diventano il terzo Paese arabo a stringere rapporti diplomatici con Israele. Lo storico accordo porterà a una piena normalizzazione delle relazioni tra le due nazioni, si legge in una dichiarazione congiunta di tutte le parti coinvolte dell'accordo. Il premier israeliano Netanyahu ha definito quella di oggi "una giornata storica" e questa sera pronuncerà un discorso alla nazione. L'accordo è stato siglato oggi fra il Presidente Trump, il premier Netanyahu e lo sceicco Mohammed Bin Zayed, principe ereditario di Abu Dhabi. L'ambasciatore degli Emirati Arabi negli Stati Uniti ha rilasciato una dichiarazione definendo l'accordo "una vittoria per la diplomazia e per la regione" e "un progresso significativo nelle relazioni arabo-israeliane, che abbassa le tensioni e crea un cambiamento positivo". L’accordo mantiene come centrale la soluzione dei due Stati con i palestinesi, come sostenuta dalla Lega araba e dalla comunità internazionale. “Gli Emirati Arabi Uniti rimarranno un forte sostenitore del popolo palestinese per la sua dignità, i suoi diritti e un proprio Stato sovrano” ha dichiarato l’ambasciatore emiratino. “Sosterremo con forza questo scopo, ora rafforzato da incentivi più forti, con opzioni politiche e strumenti diplomatici ". Gli Stati Uniti si sono congratulati con Israele e gli Emirati Arabi per questo straordinario risultato, che rappresenta un passo avanti per la pace in Medio Oriente. Le delegazioni di Israele e degli Emirati Arabi Uniti si incontreranno nelle prossime settimane per firmare gli accordi bilaterali su investimenti, turismo, voli diretti, sicurezza e telecomunicazioni.
Massimo Caviglia