Una trentina i militari della Kfor feriti nei violenti scontri di ieri a Zvecan, nel Kosovo. Fra loro 11 alpini del nono Reggimento l'Aquila. I militari erano intervenuti per disperdere i circa 300 dimostranti serbi che contestavano il nuovo sindaco di etnia albanese. Tre soldati ungheresi sono stati attinti da colpi di armi da fuoco, ma nessuno dei feriti è pericolo di vita. Nel nord del Kosovo anche oggi raduni e proteste dei serbi mentre i nuovi sindaci albanesi hanno deciso di insediarsi in altre sedi, per lavorare. Da Ue e paesi europei l'invito al dialogo tra le parti per una soluzione politica mentre per Mosca le forze Nato in Kosovo hanno agito in maniera non professionale provocando una escalation della situazione. La Cina esprime sostegno alla Serbia contro quelle che definisce azioni unilaterali intraprese dalle istituzioni provvisorie di autogoverno a Pristina.
Almeno cinque, intanto, i morti e 45 i feriti, durante i bombardamenti russi di ieri sull'Ucraina, che hanno colpito 10 regioni del Paese. Il ministero della Difesa russo ha accusato Kiev di avere lanciato stamane "un attacco terrorista" con otto droni contro la regione di Mosca. Cinque sono stati distrutti mentre gli altri tre sono stati danneggiati. Nessun ferito grave. Le autorità ucraine hanno negato il loro coinvolgimento, dichiarando contemporaneamente di aver abbattuto 29 dei 31 droni lanciati dai russi sulla capitale Kiev.