Le banche europee devono incorporate i rischi climatici nella gestione dei rischi, nella strategia e nella governance entro la fine del 2023. A dirlo in una nota è il Consiglio di vigilanza bancaria della Bce, che torna ad alzare la pressione sugli istituti di credito, fra i quali, al netto di alcune banche, "ancora prevale un approccio attendista". La Bce, che nei mesi scorsi aveva individuato una vulnerabilità ai rischi climatici pari a 71 miliardi di capitale bancario, in precedenza aveva detto di attendersi che gli istituti di credito adempiano alle aspettative di gestione dei rischi climatici entro fine 2024. Entro marzo del prossimo anno, è ora fissato un primo passaggio-chiave con la richiesta di categorizzare adeguatamente i rischi climatici e ambientali e svolgere una valutazione completa dell'impatto. La Bce ha già adottato "requisiti qualitativi vincolanti" in termine di capitale bancario su oltre 30 banche e per un "numero limitato" di istituti gli stress test climatici hanno evidenziato un impatto che si riflette sui requisiti patrimoniali.