Sale la tensione tra Nato e Russia, nel giorno in cui la Finlandia ha sciolto definitivamente la riserva per la formalizzazione della domanda di adesione all'Alleanza Atlantica che verrà ufficializzata domenica prossima. Finlandia e Russia sono separate da un confine di 1.340 chilometri e all'annuncio di Helsinky è seguito l'immediato ammonimento di Mosca: 'La Finlandia dovrebbe rendersi conto delle conseguenze di un ingresso nella Nato. Nel caso la Russia prenderà contromisure tecnico-militari e di altro tipo”. Già domani potrebbe esserci un taglio del gas mentre per il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Medvedev: "Riempire l'Ucraina di armi dei Paesi Nato, addestrare le sue truppe, schierare mercenari e tenere esercitazioni ai confini aumenta la probabilità di un conflitto diretto tra Russia e Nato” aggiungendo che un simile conflitto ha sempre il rischio di trasformarsi in una guerra nucleare totale.
Scenario disastroso per tutti". Intanto, intervistato da Bruno Vespa, Zelensky si è detto pronto a parlare con Putin, ma senza ultimatum. No alla cessione della Crimea – dossier che a suo parere dovrebbe rimanere fuori dai negoziati - e i russi – ha ribadito - “se ne devono andare rispondendo di ciò che hanno fatto. L'esercito ucraino nel frattempo dichiara di aver ripreso Karkhiv costringendo gli aggressori a ritirarsi e per la prima volta dall'inizio dell'invasione un civile sarebbe morto in territorio russo, a Belgorod, a causa dei bombardamenti transfrontalieri dall'Ucraina, stando al governatore della regione citato dalla Cnn. Prosegue intanto la resistenza dei combattenti ucraini nell'acciaieria Azovfstal anche se le truppe russe stanno bloccando le uscite dai passaggi sotterranei dell'impianto che – ha dichiarato il consigliere del sindaco di Mariupol Petro Andriushchenko su Telegram - sono stati indicati al nemico da un traditore”.