Tantissimi ventilatori e migliaia di bottiglie d'acqua ai seggi elettorali che si sono aperti in tutta la Spagna. Si tratta delle sedicesime elezioni della storia della democrazia iberica, le prime a tenersi in piena estate. A scegliere i 350 deputati delle Corti, 37,5 milioni di cittadini, circa 2,4 milioni di loro hanno già votato per posta. I seggi chiuderanno alle 20, alle 21 nelle Canarie.
L'affluenza alle urne degli spagnoli chiamati al voto per le elezioni generali odierne era del 40,48% alle ore 14, lo indica il Ministero dell'Interno. Il dato, ancora preliminare, è di 2,56 punti più alto rispetto a quello registrato alla stessa ora in occasione delle precedenti politiche (novembre 2019; 37,92%) Questa cifra sull'affluenza non include i voti emessi per corrispondenza, che sono stati oltre 2,4 milioni e quindi circa l'8% del totale. In precedenti tornate, il voto per posta non aveva mai superato la soglia di 1,5 milioni.
"Posso solo dire che ho buone sensazioni". Lo ha detto il premier, Pedro Sanchez, parlando con la stampa dopo aver votato, in apertura dei seggi. "Volevo ringraziare - ha aggiunto il leader socialista - tutti coloro che rendono possibile queste elezioni, le forze dell'ordine, gli scrutatori, i rappresentanti di lista, anche io lo sono stato da giovane. Sono certo che la Spagna saprà dimostrare al mpondo che è una democrazia forte, in grado di scegliere un governo stabile per i prossimi anni. Ho buone sensazioni: l'unica cosa che posso dire è incoraggiare la partecipazione. C'è molta stampa internazionale a seguire questa giornata e ciò dimostra questo voto non è importante solo per la Spagna ma anche per il resto del mondo".