Nonostante in diverse aree dell'Ucraina gli scontri sono diminuiti nel Donbass e in particolare a Severodonetsk la guerra non si è mai arrestata. La Russia ha intimato di arrendersi alle forze ucraine asserragliate nell'impianto chimico Azot. Il generale del Cremlino Mikhail Mizintsev, che era a capo anche dell'assedio di Mariupol, ha detto che i combattenti ucraini dovrebbero "fermare la loro insensata resistenza e deporre le armi".
Da Kiev, Zelensky continua a chiedere un nuovo arsenale all'Occidente e afferma che "questa settimana ci saranno molti colloqui importanti con politici non solo europei che sarebbero in grado di fornire all'Ucraina un sistema antimissile moderno".
Molto forti infine le dichiarazioni dell'ex presidente russo Medvedev, attuale vice capo del Consiglio di sicurezza di Mosca, che ha affermato: "Dubito che l'Ucraina esisterà ancora fra due anni”. Eni intanto comunica di aver ricevuto comunicazione di una limitata riduzione dei flussi di gas dal proprio fornitore russo pari a circa il 15%.