"Non si tratta solo della fornitura di armi, Washington coordina e sviluppa le operazioni militari per conto del regime nazista di Kiev partecipando così direttamente alle ostilità contro il nostro Paese". Parole, quelle del presidente del Parlamento russo Volodin - uno degli uomini più fidati di Putin - che suonano come un monito e il riferimento è alle informazioni di intelligence Usa passate agli ucraini per colpire obiettivi russi, di cui hanno scritto nei giorni scorsi i media americani. Biden nelle stesse ore ha richiamato i vertici della difesa e dell'intelligence sui rischi legati alla fuga di notizie e il Segretario Generale della Nato Stoltenberg ha chiuso sull'opzione ventilata ieri dallo stesso Zelensky di lasciare, di fatto, la Crimea alla Russia in cambio di un ritiro delle truppe di Mosca.
Il presidente ucraino, intanto, in vista del 9 maggio invita il suo popolo a non ignorare le sirene antiaeree paventando la possibilità che la Russia intensifichi le azioni militari per celebrare la festa nazionale nella ricorrenza della vittoria nella seconda guerra mondiale. E mentre Kiev sta tentando la controffensiva nella zona di Kharkiv e mostra le immagini della distruzione, con un drone, di una nave da sbarco russa, resta altissima la tensione in Trasnistria, la regione separatista filorussa della Moldavia, ai confini con l'Ucraina, per quattro forti esplosioni nel villaggio di Varancau. Fioccano inoltre gli interrogativi e i dubbi sull'origine dei tanti incendi recenti in depositi di carburante e fabbriche russe: non si esclude possano essere l'effetto di attacchi cibernetici esterni o sabotaggi interni. In serata, secondo fonti ucraine, tutti evacuati i civili dall'acciaieria Azovstal di Mariupol.