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New York Times: Biden “dovrebbe lasciare la corsa”

Si susseguono le reazioni alla disastrosa performance del Presidente in carica nel confronto con Trump. Che già guarda alla Casa Bianca; annunciata, in caso di rielezione, una nuova uscita dall'accordo di Parigi sul clima

29 giu 2024

Ufficialmente, dai vertici Dem, nessuna richiesta di un passo indietro. A dispetto dei rumors di un'ondata di panico; a seguito della sconcertante prova del Presidente in carica, nel duello televisivo con Trump. Eloquente l'editoriale del New York Times: la “bibbia liberal”, come dicono alcuni. “Per servire il suo Paese” Biden “dovrebbe lasciare la corsa”. Titolo che suona come un epitaffio politico. Se non fosse per la determinazione del diretto interessato a non mollare. Pervicacia che potrebbe costare carissima ai Democratici; a corto, peraltro, di soluzioni alternative. Già si chiama fuori – infatti - l'astro nascente Gavin Newsom. “Non volterò mai le spalle a Biden”, ha assicurato il governatore della California. Altissimo, del resto – per coloro che già guardano alla prossima sfida per la Casa Bianca -, il rischio di finire prematuramente “bruciati”. Ampliando lo sguardo ciò che resta del confronto di Atlanta pare la fotografia del momento difficile che sta attraversando il Paese. La cui egemonia globale è sfidata ormai in modo aperto; come dimostrerebbe il conflitto in Ucraina. Mosca parla oggi di nuovi avanzamenti nel Donbass; al contempo punta il dito contro Kiev, per un attacco in territorio russo - nella oblast di Kursk - che avrebbe provocato la morte di almeno 5 civili, fra cui 2 bambini. Segnalato dall'altra parte uno strike russo su una località nella regione di Zaporizhizhia; con un bilancio di 6 vittime. Costante il rischio di un'escalation fuori controllo. Sollecitata dal Cremlino la ripresa della produzione di missili con capacità nucleare a raggio corto ed intermedio; nel 1987 Reagan e Gorbaciov si accordarono per un bando, firmando uno storico Trattato. Nel 2019 tuttavia la retromarcia statunitense, quando era presidente Trump. Evidentemente poco incline ad intese internazionali che limitino i margini di manovra della Superpotenza. Già annunciata, in caso di ritorno alla Casa Bianca, una nuova uscita dall'accordo di Parigi sul clima. Un'incognita invece le eventuali mosse in Medio Oriente. Dilaniato da un conflitto che rischia di travolgere il Libano, e che ha come epicentro Gaza. I media definiscono “critici” - i prossimi giorni – per la trattativa sul cessate il fuoco ed il rilascio degli ostaggi. Sulla scia del conflitto episodi inquietanti, anche nel quadrante balcanico. A Belgrado un tentato attacco terroristico all'ambasciata di Israele. Protagonista – pare – un giovane serbo convertito all'estremismo islamista; armato di balestra avrebbe ferito gravemente un poliziotto, prima di essere a sua volta ucciso da quest'ultimo.





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