E' più vicina la fusione nucleare, l'energia che imita quanto avviene nel cuore delle stelle: il reattore sperimentale europeo Jet ha generato energia pari a 59 megajoule a intervalli di 5 secondi, equivalente a 11 megawatt. E' il doppio di quella ottenuta 25 anni fa dalla stessa macchina. Il risultato è stato ottenuto modificando il reattore per renderlo più simile alle future condizioni di Iter, il reattore sperimentale che dovrà dare la risposta sulla fattibilità della fusione. Reazioni entusiaste dalla comunità scientifica. "Un passo cruciale verso la produzione in futuro di energia abbondante ed eco-sostenibile", commenta la presidente del Cnr Maria Chiara Carrozza.
Ma "la strada è ancora molto lunga", ha riferito Paola Batistoni, responsabile della Sezione sviluppo della fusione per l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea), a Wired, dal momento che tutti gli esperimenti condotti finora puntano a dimostrare la possibilità di produrre e sostentare la fusione nucleare nel plasma, ma al momento l’energia prodotta con la fusione è sempre stata inferiore a quella necessaria a confinare il plasma.