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Premio Nobel per la pace El Baradei: "Zaki in Italia è una vergogna per l'Egitto"

"È successo più volte in precedenza, con il rilascio di diversi prigionieri di coscienza che hanno lasciato il Paese a seguito di pressioni straniere"

24 lug 2023
A sinistra: Mohamed El Baradei. A destra: Patrick Zaki.
A sinistra: Mohamed El Baradei. A destra: Patrick Zaki.

Il premio Nobel per la Pace egiziano 2005 Mohamed El Baradei, in rotta da anni con l'amministrazione del presidente Abdel Fattah al-Sisi, ha definito "vergognosa" per l'Egitto la calorosa accoglienza riservata a Patrick Zaki al suo arrivo in Italia. "Una scena vergognosa che si ripete! Purtroppo siamo nemici di noi stessi", ha scritto su Twitter l'ex direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) commentando un video che mostra l'arrivo di Patrick a Malpensa nella ressa dei media. Il suo portavoce, Ali Baradei, rispondendo a domande dell'ANSA, ha esplicitato che "il tweet paragona la calorosa accoglienza riservata in Italia a Patrick" - "uno studente che non è nemmeno cittadino" italiano, ma "che difende il suo diritto di esprimersi" - e "la sua madrepatria, l'Egitto, che lo ha messo in prigione e condannato per quello che ha scritto".

"Questa è una vergogna per il regime egiziano, soprattutto perché è successo più volte in precedenza, con il rilascio di diversi prigionieri di coscienza che hanno lasciato il Paese a seguito di pressioni straniere, come Ramy Shaath, Aya Hijazi (o Hegazy), Mohamed Sultan e altri", si è limitato ad aggiungere il portavoce. El Baradei, che contribuì alla caduta dell'autocrate Hosni Mubarak nel 2011 e si oppose al presidente islamista Mohamed Morsi eletto l'anno dopo, si dimise dall'incarico di vicepresidente ad interim per protesta contro i massacri con centinaia di morti del Cairo dell'agosto 2013. Le stragi furono compiute per disperdere sit-it anche armati di Fratelli musulmani che protestavano contro la defenestrazione di Morsi provocata da una rivoluzione popolar-militare guidata da Sisi, allora ministro della Difesa e capo di Stato maggiore delle Forze armate egiziane.





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