L'incontro che negli ultimi giorni ha fatto parlare il mondo non resterà isolato. Le agenzie di stampa del regime nordcoreano hanno annunciato che Vladimir Putin ha accettato l’invito di Kim Jong-Un a ricambiare la visita, e volerà verso la Corea del Nord quando le circostanze saranno ritenute opportune. Putin – scrivono ancora le agenzie – ha ribadito la volontà di portare avanti la storia e la tradizione dell’amicizia tra i due paesi.
Un’amicizia che però è sempre più un’alleanza militare. In cambio di tecnologie spaziali per realizzare il sogno di Kim di lanciare satelliti spia nello spazio, la Corea del Nord sarebbe pronta ad offrire alla Russia parti delle sue immense riserve di artiglieria, che Mosca sposterebbe subito sul fronte ucraino.
Nell’incontro di 4 ore, avvenuto non a caso nel cosmodromo di Vostochny, i due leader si sono promessi sostegno nella lotta contro l’imperialismo occidentale, mentre l’Ucraina ha subito rivelato che la Corea del Nord starebbe fornendo armi alla Russia già da un mese e mezzo.
Sul tema il Giappone ha avvertito di una possibile violazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite. “Monitoriamo con preoccupazione questi colloqui – annuncia Tokyo – e servirà capire se si tratta di un mancato rispetto del divieto sulle transazioni di armi correlato alla Corea del Nord”.
Intanto, in Crimea, l’ucraina ha danneggiato ieri il principale impianto di costruzione e manutenzione della flotta russa sul Mar Nero. Nell’attacco missilistico al porto di Sebastopoli, danneggiato anche il sommergibile Rostov, che è in grado di sganciare i missili Kalibr decisivi nel bloccare la controffensiva ucraina. Di contro, nella regione del Donestk, l’esercito russo ha intensificato il numero di bombardamenti e assalti riuscendo a distruggere un centro di controllo dei droni.
Da Volodymyr Zelensky invece l’annuncio per il 2024 di un investimento di 2,5 miliardi per armare l’Ucraina.
