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"Servono indumenti caldi, medicinali e generatori"

Da Leopoli parla Padre Ihor Boyko, Rettore del Seminario Greco-Cattolico. "Non perdiamo la speranza e siamo un popolo di pace. I russi sono gli aggressori e hanno invaso ingiustamente il nostro paese".

di Luca Salvatori
8 nov 2022

Nel seminario greco cattolico di Leopoli tantissimi profughi – soprattutto donne, bambini e anziani – hanno trovato riparo e assistenza nei primi mesi di guerra. La città al confine con la Polonia, nell'occidente ucraino, è stata tra le meno bombardate dai russi. In estate, con la sensazione che l'intensità del conflitto fosse diminuita, molti sono tornati alle loro case, che spesso hanno trovato distrutte e depredate ma ora, con l'inverno alle porte e le infrastrutture energetiche in gran parte messe fuori uso dai missili di Mosca, a Leopoli ci si attende una nuova ondata di profughi.

In video la testimonianza del Rettore del Seminario Greco Cattolico di Leopoli, Padre Ihor Boyko. “Con l'arrivo dell'inverno servono indumenti termici, medicinali e anche generatori di elettricità, dopo che le centrali sono state messe fuori uso dai bombardamenti russi. Non perdiamo la speranza di pace e speriamo che questa guerra finisca il prima possibile, ma lo devono capire i russi, gli aggressori che hanno invaso ingiustamente il nostro paese”.





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