Continuano le tensioni tra Israele ed Iran; che coinvolgono direttamente anche uno dei più stretti alleati di Teheran: il Governo siriano. L'Ambasciatore di Damasco all'ONU ha detto che il suo Paese potrebbe rispondere all'attacco israeliano all'aeroporto di Damasco – che avrebbe provocato 21 vittime, tra le quali alcuni pasdaran – con un attacco “simmetrico” allo scalo di Tel Aviv. E poi un appello – al Consiglio di Sicurezza – affinché si fermi quella che ha definito “la ripetuta aggressione israeliana in Siria”. Dal Premier dello Stato Ebraico, intanto, un monito a Teheran; dopo notizie circa un presunta volontà iraniana di colpire in profondità Israele, dalla Siria meridionale, anche per suscitare reazioni politiche tali da far cadere il Governo Nethanyahu. “Finché sarò premier – ha detto quest'ultimo - non cesseremo di lottare contro di loro”. Ha destato orrore e sconcerto, infine, la notizia della scoperta di una fossa comune – contenente circa 600 corpi -, a Raqqa: fino al 2017 “capitale” del sedicente Stato Islamico. Lo ha riferito il consiglio locale della città; controllata dalle forze curdo-siriane. Fonti sul terreno riferiscono invece di almeno 20 civili uccisi in raid aerei attribuiti alla Coalizione anti-Isis – a guida statunitense - nella Siria sud-orientale.
Riproduzione riservata ©