Oggi alla Sala Montelupo il convegno organizzato da Libera sulla guerra in “Ucraina”. L'evento si chiama “Storia di un conflitto” e analizza l'anatomia di un Paese come l'Ucraina, dall'Euromaidan – una serie di violente proteste pro-europeiste del 2013 dopo la decisione del governo di sospendere il percorso di associazione con l'Ue – fino ai giorni nostri. Grande attenzione anche al ruolo di San Marino nello scacchiere geopolitico, dove gli equilibri continuano a mutare. Il Titano ha abbandonato la sua storica neutralità per allinearsi alle sanzioni europee: un passo importante che non è passato inosservato. "San Marino aderendo alle sanzioni - afferma Michele Muratori, coordinatore di Libera - ha perso l'opportunità di partecipare a un tavolo di pace e avere un ruolo da protagonista".
Le implicazioni del conflitto russo-ucraino vanno ben oltre il mero aspetto militare. Le conseguenze sono anche geopolitiche ed economiche: "Imporre sanzioni alla Russia - spiega Giuliano Bifolchi, research manager di Specialeurasia - significa creare una spaccatura tra noi e il Paesi dell'Est che vedono la Russia come partner economico. Il conflitto rappresenta poi un problema per gli investimenti e per l'economia".
La guerra suscita preoccupazione anche dal punto di vista della sicurezza – spiegano i relatori –, con il rischio che la minaccia jihadista si concretizzi: "Diversi gruppi jihadisti - conclude Bifolchi -, tra cui al-Qaida e lo Stato Islamico promuovono una propaganda che spinge i loro combattenti a sfruttare questo conflitto per reperire le armi che l'Europa sta mandando agli ucraini. Inoltre li spinge a cercare di ottenere la cittadinanza ucraina per poi muoversi più liberamente e programmare attentati in Europa".
Nel video le interviste a Michele Muratori (coordinatore di Libera) e Giuliano Bifolchi (research manager di Specialeurasia)