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Tassi, nuovo rialzo dello 0,25%. Allarme per mutui e caro-vita

Allarme povertà reiterato dall'Unione Consumatori Sammarinesi: sempre più famiglie in difficoltà per i prezzi alle stelle

di Annamaria Sirotti
27 lug 2023

Un quarto di punto. Banca Centrale Europea va avanti portando il tasso sui rifinanziamenti principali al 4,25%, sui depositi al 3,75%, sui prestiti marginali al 4,50%. È il livello più alto dal 2000. L'inflazione cala, e calerà ancora nel corso del 2023, ma ci si aspetta resterà troppo alta ancora per troppo tempo. Così l'istituto centrale che fa intendere quali saranno le prossime mosse: tassi a livello restrittivo finché non si raggiunga il target di inflazione al 2%. Ed è la Presidente BCE, Christine Lagarde a guardare a settembre: “Dipendiamo dai dati, o rialziamo o ci fermiamo, ma certamente non tagliamo”.

Stesso obiettivo e scelte analoghe dalla Federal Reserve americana, che ieri sera ha alzato i tassi di interesse dello 0,25%, portandoli al 5,5%, lasciando intendere altri ritocchi per centrare l'obiettivo di inflazione al 2%. Mentre la borsa di Milano chiude in volata (+2,13%) davanti alla possibilità di fermare la stretta monetaria se i dati sull'inflazione lo permetteranno, l'euro scivola sotto l'1,1 con il dollaro e dai mutui ai debiti, il nuovo rialzo comporterà seri effetti su economia, mercati, sul vissuto quotidiano dei cittadini europei.

Cresce la pressione del caro-vita sulle famiglie, nello stivale: secondo lo studio Censis-Confcooperative, rialzi dei tassi e inflazione hanno bruciato 693 miliardi di euro di ricchezza finanziaria lo scorso anno, riducendone il potere d'acquisto di 100 miliardi - sono 3.800 euro a famiglia - e una su cinque ha saltato il pagamento di almeno una rata dei mutui.

Allarme povertà reiterato dall'Unione Consumatori Sammarinese: sempre più famiglie - ma anche pensionati, genitori separati e single - in difficoltà per i prezzi alle stelle, denuncia UCS. Invoca un piano aiuti e un incontro a breve con l'esecutivo, mentre incalza per una azione più fattiva della Commissione Prezzi, sulla scorta della Commissione di Allerta rapida, che l'Italia ha definito con l'ultimo Decreto Trasparenza.





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