E' ancora muro contro muro tra Ucraina e Russia sui possibili accordi di pace. Il presidente Zelensky ribadisce che il suo Paese non farà concessioni territoriali. Ma da Mosca il portavoce del Cremlino invita Kiev ad accettare le sue richieste e a sviluppare la consapevolezza della situazione attuale. E se il segretario di Stato Usa Blinken critica il Presidente russo parlando di un fallimento nel centrare gli obiettivi strategici, Putin contrattacca affermando che Mosca si sta comunque rafforzando nonostante le sanzioni. Il ministro degli Esteri russo Lavrov boccia il piano di pace dell'Italia bollandolo, in sostanza, come un documento poco serio.
Sul campo la guerra prosegue. E l'Ucraina ammette che i russi sono in vantaggio nel Lugansk. Segnalati bombardamenti a Kharkiv. L'offensiva è ripresa, tra le altre aree, nella città orientale di Sloviansk. Nei territori delle Repubbliche autoproclamate di Lugansk e Donetsk si troverebbero circa 8mila prigionieri di guerra. Dure accuse arrivano poi dal Consigliere della missione permanente ucraina presso l'Onu, secondo il quale la Russia avrebbe rapito 230mila bambini dall'inizio dell'invasione. In giornata la visita in Ucraina della premier finlandese Sanna Marin che ha incontrato Zelensky.
Chiamata tra il premier italiano Draghi e il presidente russo Putin. Quest'ultimo si sarebbe detto disponibile a garantire all'Italia una fornitura ininterrotta di gas. Da Mosca anche la volontà di aiutare a superare la carenza di cibo ma, precisa Putin, "in cambio della revoca delle sanzioni". "Non ho visto spiragli di pace", ha commentato Draghi dopo la telefonata.