Almeno 4600 civili uccisi dalle forse russe, inclusi 232 bambini: è il bilancio del conflitto finora, secondo le istituzioni ucraine. Dati che arrivano in giornate segnate da nuovi raid: l'offensiva militare di Mosca si sta concentrando nel Donbass. Tra le aree più colpite c'è Severodonetsk, sempre a Est, definita dalle istituzioni ucraine come la nuova Mariupol. “Stanno facendo terra bruciata”, ha denunciato il Governatore regionale.
Al World Economic Forum di Davos l'intervento a distanza del presidente Zelensky che ha chiesto un corridoio per l'export di grano, mettendo in guardia sui rischi di una crisi più ampia. Da Zelensky l'invito a infliggere “massime sanzioni” alla Russia. Ma il Cremlino non ci sta e fa sapere che non ostacolerà l'esportazione di grano dall'Ucraina. Lo shock dei prezzi alimentari è al centro delle preoccupazioni economiche internazionali.
Mentre si combatte sul campo e mentre gli Stati Uniti valutano l'invio di forze speciali per proteggere l'Ambasciata Usa, Mosca rinnova la disponibilità a riaprire i negoziati. Ma Kiev avverte che qualsiasi piano di pace dovrà prevedere la sovranità e l'integrità territoriale del Paese. Fallito un attentato al presidente russo Putin: è accaduto due mesi fa e a rilevarlo è il Capo dell'intelligence ucraina. Intanto, sembra sfumare definitivamente l'ipotesi di uno scambio dell'oligarca Medvedchuk con i combattenti Azov. I militari saranno processati, avvertono i filorussi. E arriva la prima condanna da parte di un tribunale ucraino, con l'ergastolo per il soldato russo 21enne accusato di aver ucciso un civile disarmato.