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Ucraina: situazione incerta sui campi di battaglia. Da Mario Draghi un appello a “costruire la pace”

“L'Europa e' l'alleato degli Usa – ha dichiarato il Premier italiano dopo l'incontro con Biden -, quindi le sue visioni non sono in contrasto, ma stanno cambiando e dobbiamo parlarne”

11 mag 2022

E' insieme un'apertura ed un monito quanto dichiarato oggi da Zelensky. “Siamo pronti a condurre negoziati – ha dichiarato il Presidente ucraino -, purché non sia troppo tardi”. Ricordando Bucha e Mariupol ha osservato infatti come i margini per un dialogo si stiano progressivamente restringendo. Potrebbero essere sostanzialmente azzerati, poi, se il Cremlino desse seguito all'annunciata richiesta di annessione proveniente dall'amministrazione filo-russa di Kherson. Segnali contrastanti, da Mosca.

Non vogliamo una guerra in Europa, ha assicurato il Ministro Lavrov; salvo poi insistere su una narrazione piuttosto in voga nell'"inner circle" di Putin: ovvero che un successo, nel conflitto in Ucraina, possa destrutturare l'unipolarismo statunitense. Dichiarazioni che fanno seguito alla volontà, più volte espressa da NATO e Washington, di supportare Kiev fino alla vittoria. Con tali premesse pare sempre più utopico, a stretto giro, un cessate il fuoco. Anche perché la situazione sul campo è incerta, fluida. Le truppe ucraine sono galvanizzate dalla controffensiva ad est di Kharkiv; che punta ormai al confine, tanto che a Belgorod - da giorni - sarebbe in corso un raggruppamento di unità tattiche russe, per organizzare una difesa.

Ma nell'area più calda del Donbass l'iniziativa è delle forze di Mosca; che dopo la conquista di Popasna stanno accerchiando il bastione di Severodonetsk. In parallelo l'avanzata – lenta, ma costante - verso sud, dal fronte di Izium; per chiudere in una sacca le migliaia di truppe scelte ucraine appostate lungo le linee fortificate dell'Oblast di Donetsk. Settimane decisive, per le autorità di Kiev, che confidano sul pacchetto di finanziamenti per 40 miliardi di dollari, approvato dalla Camera statunitense.

Nelle scorse ore – alla Casa Bianca - anche il colloquio fra Biden e Draghi; che in conferenza stampa ha invitato tutte le parti – anche l'America – a “fare uno sforzo” per arrivare a sedersi intorno a un tavolo. Costruire la pace, questo l'obiettivo, ma dev'essere una pace – ha aggiunto il Premier italiano - che vuole l'Ucraina”; per la cui ricostruzione sollecita una risposta collettiva dell'UE. Da segnalare infine l'attivismo del Premier britannico Johnson, che oggi ha promesso di fornire garanzie di sicurezza immediate a Svezia e Finlandia, in attesa della loro formale adesione alla NATO.





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